Cibottola

Il Castello di Cibottola a 471 m s.l.m., eretto intorno al IX secolo, sorge a sud-est di Pietrafitta sulla cima di una collina della valle del fiume Nestore.

Il toponimo deriva da Maurizio Cybo, governatore di Perugia (XV sec.) che istituì dei granai popolari, gli horreola, da cui Cyborreola, cioè granai di Cybo, cui poi deriverebbe l’attuale Cibottola. La genesi più antica del nome potrebbe risalire a Cibizio, lucumone di Perugia, oppure a Cibonia, località etrusca, oppure a Chibertola, di cui si hanno poche informazioni. Cibottola venne frequentata assiduamente dal Medioevo per la sua vicinanza al convento di S. Bartolomeo (oggi solo un rudere inghiottito dalla vegetazione), dove soggiornarono San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e San Bonaventura; nel 1416 ristorò Braccio Fortebracci in marcia contro Perugia.

Il borgo

Dell’antico insediamento sono ancora visibili e visitabili, perché di proprietà comunale, la porta d’ingresso, la particolarissima torre eptagonale (sette lati) alta 20 metri e gran parte della cinta muraria. Tutto il resto è in mano a privati.
La chiesa parrocchiale, intitolata a S. Fortunato, è stata costruita prima dell’anno Mille, il tetto dell’unica navata poggia su tre archi con travi a vista, mentre una volta a botte e vele sono la copertura del presbiterio. Numerosi e discretamente conservati sono gli affreschi nella campata destra: cinque raffigurano ciascuno un santo, dove è evidente il tratto bizantino e una Madonna col Bambino d’ispirazione giottesca. L’altare maggiore è dominato dalla tavola della Beata Vergine col Bambino del 1944 e presenta sullo sfondo una veduta del castello di Cibottola e del convento di San Bartolomeo.